Neuropsicologia
Valutazioni neuropsicologiche di pazienti con malattie neurologiche del sistema nervoso centrale (sclerosi multipla, malattie cerebrovascolari, demenze, malattia di Alzheimer, malattia di Parkinson, epilessia, altre malattie eredodegenerative, patologie infiammatorie–infettive o neoplasie) o con esiti post traumatici o di disturbi vascolari (traumi cerebrali, ictus) per coadiuvare gli aspetti diagnostici e di cura.
Valutazione dei disturbi comportamentali e dei disturbi dell’umore.
Incontri di stimolazione cognitiva volti a migliorare o mantenere intatte il più a lungo possibile le abilità residue
Attività psicoeducazionali rivolte ai parenti (e a badanti) di persone con malattia di Alzheimer o altri tipi di demenza.
Colloqui di sostegno e percorsi psicologici rivolti a famigliari di persone con un vissuto di malattia.
Colloqui di sostegno per pazienti con demenza ad "esordio precoce" e in fase iniziale di malattia.
Corsi di formazione per operatori socio assistenziali ed educatori.
La valutazione neuropsicologica è necessaria per capire come funzionano le diverse aree del cervello, è di solito raccomandata quando i sintomi coinvolgono la memoria o peggioramenti nelle capacità di concentrarsi, ragionare, parlare, ecc. I peggioramenti possono essere correlati ad un invecchiamento normale o esser legati a malattie, traumi, cause genetiche o disturbi dell’umore e di personalità. La valutazione quindi aiuta il medico a formulare la diagnosi più corretta. I risultati possono anche essere utili come valori iniziali per misurare eventuali miglioramenti o peggioramenti a livello cognitivo nei mesi e anni successivi e per poter quindi monitorare la salute del nostro cervello.
Con una valutazione neuropsicologica si ottiene una misurazione clinica e testistica delle seguenti abilità cognitive:
Apprendimento e memoria
Attenzione e concentrazione
Capacità visuo–spaziali (ad es. percezione)
Capacità motorie di programmazione ed esecuzione movimenti
Ragionamento, capacità di risoluzione di problemi
Linguaggio
Nell’ottica della prevenzione e della diagnosi precoce, è importante sottoporsi ad una valutazione delle funzioni cognitive quando compaiono, ad esempio: progressiva perdita dell’orientamento nel tempo e nello spazio, perdita della memoria, incapacità di gestire attività quotidiane (utilizzo del denaro, cucinare), difficoltà nelle prestazioni percettive e motorie (vestirsi, lavarsi), disturbi comportamentali (incapacità di mantenere comportamenti socialmente adeguati), alterazioni del tono dell’umore (sintomi depressivi, perdita d’interesse, apatia, ritiro sociale).